Il Mondo dello Spettacolo in Piazza Duomo a Milano

venerdì 4 settembre ore 18.00 via dei Mercanti (angolo piazza Duomo). Qui 
in solidarietà con i familiari delle vittime del Covid saremo in piazza Duomo il 4 settembre per ricordare i gravi problemi che l’emergenza ha prodotto nelle vite dei lavoratori e delle loro famiglie. Cultura e spettacolo sono uno di quei settori più colpiti e peggio tutelati.
Invitiamo a partecipare tutte e tutti le lavoratrici e i lavoratori, precarie e precari, disoccupat*. Chiunque questa crisi la sta subendo (evento Facebook).
 
I miei sogni sono irrinunciabili, sono ostinati, testardi e resistenti – L. Sepulveda
 
I lavoratori dello spettacolo, organizzati nel coordinamento lombardo, sono oggi in piazza in solidarietà con i familiari delle vittime del covid, ricordate con il requiem del teatro alla Scala nel Duomo di Milano. Siamo qui anche per manifestare i gravi problemi che l’emergenza ha prodotto nelle vite de* lavorator* e delle loro famiglie. Cultura e spettacolo sono uno di quei settori piu’ colpiti e peggio tutelati. La tragedia che abbiamo vissuto nei mesi scorsi ha evidenziato l’incapacità, la negligenza e in alcuni casi la malafede di una classe politica che non è stata all’altezza della situazione e spesso ha scelto di tutelare la logica del profitto invece che i suoi cittadini e i diritti sociali. La gestione sbagliata dell’emergenza sanitaria ha prodotto da una parte un elevato numero di vittime, in particolar modo proprio nella regione Lombardia cosiddetta “dell’eccellenza”, e dall’altra nessuna prospettiva per il futuro della cultura e dello spettacolo che da sempre è uno dei settori di punta di questo territorio.
 
Chiediamo e vogliamo una vera riforma del lavoro e del welfare che tuteli e garantisca una categoria di lavoratori dimenticata come poche altre.
 
Siamo invisibili dietro le quinte, siamo invisibili sul palco, siamo invisibili dalle istituzioni, ancora oggi dopo quasi 8 mesi di blocco dell’attività. Dal governo, chi ha avuto fortuna attraverso le maglie dell’inps, ha ricevuto un’ elemosina indegna di un paese civile. Delle nostre richieste alla regione Lombardia non ne è stata accolta neanche una, e ci è stato negato qualsiasi confronto con l’assessore alla cultura Galli .
 
Dal comune di Milano abbiamo sentito parole di solidarietà e tanta disponibilità ma non abbiamo visto nulla di rilevante se non impegni generici e insufficienti, come quello inevaso dal sindaco Beppe Sala di farsi da tramite per un incontro con il ministro Franceschini.
 
L’arte e la cultura sono stati da sempre fondamentali nella ripartenze dopo le tragedie dell’umanità. Il sostegno ai lavoratori, alle lavoratrici e al settore cultura e spettacolo significa per tutta la società dotarsi di strumenti di sviluppo sociale e culturale, indispensabili nell’attuale fase di grave crisi della civiltà umana.