i primi risultati del questionario sulla ripartenza

Ieri dopo parecchio tempo abbiamo fatto un’assemblea pubblica, online e in presenza, dedicata alle maestranze dello spettacolo che vivono e lavorano in Lombardia.

Grazie a chi ha partecipato, ci avete confermato che è un appuntamento di condivisione di idee e prospettive ma anche di preoccupazioni e sostegno reciproco necessario a tutte e tutti noi. Se c’è qualcosa che questa pandemia ci ha insegnato è che il mutualismo è alla base di una società che possa definirsi tale.

I temi affrontati sono stati tanti: la creazione dell’associazione ARTEMIS, prossime mobilitazioni, prossimi incontri istituzionali e il tema della “RIPARTENZA” lavorativa.

A proposito di questo ultimo argomento ci siamo dotati di un questionario per avere dei dati concreti per affrontare il discorso, senza basarci su voci e percezioni personali.

Ieri in assemblea abbiamo condiviso i primi risultati e abbiamo cercato di riflettere su quei numeri:

il 75% di chi ha risposto è tornato a lavorare e l’80% non ha cambiato settore lavorativo, queste sono buone notizie e complimenti a tutti noi che teniamo botta e difendiamo il nostro lavoro.

Purtroppo in tanti e tante stiamo facendo orari di straordinario non pagate, abbiamo accettato proposte al ribasso, il 65% lavora meno di 10 giorni al mese, siamo preoccupati per la mancanza di norme anticovid sui cantieri e quindi stiamo lavorando mettendo a rischio la nostra salute.

Un 10% sta lavorando in nero e al 65% hanno cancellato date e al 95% non hanno pagato le date cancellate, nemmeno in parte.

Alcuni dei dati più preoccupanti riguardano la percezione rispetto una reale RIPARTENZA: il pessimismo ci attanaglia e fa leva sulla nostra condizione di precarietà, si lavorerà o non si lavorerà in autunno e inverno? Non lo sappiamo ma comunque le nostre vite saranno condizionate dalla continua paura di non farcela.

Alla fine del questionario abbiamo chiesto “Credi sia necessario un reddito di continuità per chi opera nel settore spettacolo, cultura e intrattenimento?” la risposta è stata praticamente unanime con un 96% di risposte affermative.

Purtroppo nessuno ci regalerà nulla, la crisi sanitaria sembra sotto controllo ma quella economica deve ancora raggiungere il suo apice. Molti comparti produttivi sono ripartiti a pieno regime, mentre noi sembriamo condannati ad una condizione di lavoratori di serie B.

Tocca a tutte e tutti noi muovere passi assieme in una sola direzione che possa dare maggiore dignità al nostro comparto lavorativo.

Vi lasciamo con l’invito a far girare questo questionario (CLICCA QUI)  fra tutte le colleghe e i colleghi per poterci fare un’idea completa di ciò che ci ci circonda e appena avremo un numero considerevole di risposte renderemo pubblici tutti i risultati.
Prossimamente rilanceremo i prossimi presidi e le prossime assemblee.