prossima assemblea regionale, presidi e report INPS

l’assemblea di mercoledì 15 luglio verrà posticipata per dar vita ad una partecipatissima assemblea regionale. Decidiamo tutte e tutti insieme la data e l’orario tramite questo doodle:
da sabato a mercoledì, dalle ore 10.30 o dalle ore 18.00
 
prossimi presidi

Per quanto riguarda le adesioni ai presidi il numero dei partecipanti è di:

14 luglio, appuntamento ore 20.30 Un canto per Milano. BAGNI MISTERIOSI-PARENTI

14 persone

15 luglio, appuntamento ore 9.00 Volantinaggio SFILATA ETRO. Hotel four Seasons

7 persone

17 luglio, appuntamento ore 20.30 Volantinaggio Stefano Massini. PICCOLO – CHIOSTRO

11 persone

23 luglio, appuntamento ore 20.30 Volantinaggio ENRICO RUGGERI. ESTATE SFORZESCA

10 persone

Siete invitati/e a partecipare rispondendo a questa mail. 

report presidio INPS

Report incontro alla sede dell’INPS del 10/07/2020 con il Vicedirettore Vittorio Feliciani

In data 10 luglio 2020 presso gli Uffici della Direzione Inps Lombardia di via Gonzaga 6 è stata ricevuta una delegazione del Coordinamento Lombardo dei Lavoratori dello Spettacolo. Poche ore prima abbiamo spedito alla email del Vicedirettore dell’INPS Lombardia una lista con i nomi e i CF delle persone che ancora non hanno ricevuto il Bonus, sono in attesa di esito oppure a cui ingiustamente è stata respinta la domanda.

Il Coordinamento a nome dei suoi portavoce (Monia, Paola, Francesco e Filippo) ha chiesto al Vice Direttore e al segretario presenti all’incontro:

  • Di definire ed illustrare in modo chiaro quali siano stati i criteri fin ad ora applicati per l’assegnazione del Bonus emergenziali 600 euro.

  • Come  l’articolo 38 del DL Cura Italia, caratterizzato da parametri non inclusivi di accesso al bonus, l’art. 44 e 84, caratterizzati da un allargamento della platea e dal diritto di assegnazione del bonus per i mesi di marzo, aprile e maggio, riescano a rientrare in un unico quadro di intervento. Perché dunque l’allargamento della platea non abbia portato alla ricezione del bonus di marzo anche ai nuovi percettori.

  • Di spostare tutti gli aventi diritto del BONUS ad un unico articolo (il 44) per evitare inutili fraintendimenti e sdoppiamenti (questa richiesta è stata fatta pensando ad un possibile scenario futuro).

Rispetto a questi primi punti il vicedirettore e il suo assistente ci hanno spiegato che molto spesso la mancata assegnazione del bonus è dovuta ad un errore alla base, fatto da chi ha compilato il modulo UNILAV (quindi il datore di lavoro), in cui è stata riportata una errata dicitura  del contratto di lavoro. L’algoritmo centrale incrocia i moduli UNILAV (per il collocamento) e UNIEMES (una sorta di busta paga) per verificare l’idoneità della richiesta del lavoratore.

Proprio per questo hanno consigliato, per chi ha non ha ancora ricevuto il bonus di marzo che gli spettava, di contattare il proprio datore di lavoro che ha compilato UNILAV e di assicurarsi che l’inquadramento del lavoratore sia stato fatto correttamente.

Dato che le domande vengono analizzate in prima istanza da un algoritmo centrale, secondo il Vicedirettore dell’INPS è difficile pensare che la macchina possa essersi sbagliata. Probabilmente è sbagliata la documentazione che l’algoritmo ha analizzato.

Una volta rifiutata la domanda il lavoratore può premere il pulsante sul sito dell’INPS per avviare il RIESAME. E’ meglio che il RIESAME venga fatto in maniera telematica, presentando una documentazione appropriata, piuttosto che attraverso gli operatori telefonici dell’INPS.

Nel momento in cui la domanda passa attraverso una riesamina, non viene rivalutata da un algoritmo centrale, ma da un addetto regionale dell’INPS.

Casi particolari di cui si è parlato:

 – Per le lavoratrici e i lavoratori che hanno fatto richiesta del BONUS avvalendosi sia dell’articolo 38 del DL Cura Italia, sia del 44 o del 84, l’algoritmo accetterà solo la domanda giusta.

– Le lavoratrici e i lavoratori intermittenti prenderanno solo i soldi di aprile e maggio; nel caso ci fossero degli intermittenti che hanno ricevuto il bonus di marzo, a loro di sicuro prima o poi l’INPS glielo richiederà indietro.

– Le lavoratrici e i lavoratori che sono sotto FIS o altre forme di Cassa Integrazione, nel caso avessero percepito i 600 euro di Bonus, dovranno restituirli all’INPS (c’è la possibilità di farlo sul sito INPS nella finestra “esiti”).

Rispetto alla questione dei ritardi nella liquidazione della Cassa Integrazione e dei bonus emergenziali: il vicedirettore ci dice che l’INPS ha dovuto trattare in 4 mesi una mole di lavoro che solitamente processa in 5 anni.

Hanno voluto ribadire che l’INPS è solamente un esecutore delle leggi e delle norme avanzate dal Governo, motivo per cui se dovessimo protestare per qualche legge, non servirebbe nulla protestare davanti all’INPS, poiché il loro ruolo è meramente esecutivo e non legislativo.